Rete FARO - Rete delle Reti
Educandato "Maria Adelaide" - Istituto Superiore Comprensivo |
30 maggio 2017
Convegno Nazionale delle Scuole aderenti alla Rete FARO e alla RETE DELLE RETI (SIRQ, FARO, AU.MI.RE., AICQ) in collaborazione con l'INDIRE e con la Rete LISACA
... ritorniamo a confrontarci con le buone pratiche
Il tema del Convegno, dedicato alle competenze di sistema, ha consentito di delineare uno scenario complessivo delle azioni che è necessario mettere in campo per una Scuola collegata alla Società della conoscenza e ai bisogni concreti degli alunni.
Gli interventi e le esperienze presentate da INDIRE e dalle Reti di Scuole del Coordinamento Nazionale Rete delle Reti (SIRQ, AUMIRE, FARO e AICQ) e dalla Rete LISACA, hanno rappresentato uno spaccato significativo di quanto è possibile organizzare a Scuola con una visione sinergica che tiene conto dell'alunno, dei suoi problemi e dei suoi bisogni formativi.
Non è mancato un confronto, sintetico ed efficace, tra il nostro sistema educativo e quelli della Francia e della Finlandia.
Il Convegno ha dato inizio alla collaborazione, formalizzata attraverso un Accordo già sottoscritto, tra la Rete delle Reti e l'INDIRE. Inizia così una fase nuova che sarà basata sulla ricerca e sulla diffusione delle migliori pratiche sui processi di miglioramento delle Istituzioni scolastiche.
Grazie per la partecipazione! Eravamo davvero in tanti. Abbiamo registrato 142 presenze e a tutti è stato consegnato l'Attestato di partecipazione. La Rete di Scuole FARO è soggetto riconosciuto per legge ad erogare attività formativa.
Il prossimo appuntamento nazionale delle Scuole aderenti alla Rete FARO è previsto il 28 e 29 agosto a Stresa, splendida località sul Lago Maggiore, facilmente raggiungibile dalla Sicilia, con aereo fino a Milano e poi con un breve tragitto in treno.
Il Convegno di Stresa si configura come Seminario di formazione e, in collaborazione con il MIUR, con l'INDIRE e con l'INVALSI, sarà dedicato alle azioni di miglioramento e alla presentazione di pratiche didattiche significative. Il Seminario vi darà la carica, alla vigilia dell'inizio dell'anno scolastico! Presto, saranno pubblicati maggiori dettagli sugli argomenti specifici che saranno trattati e sulle modalità di adesione.
Pubblichiamo le presentazioni utilizzate nel Convegno di Palermo del 30 maggio 2017
Catterina Pasqualin, Aicq Education per l'innovazione ed il miglioramento: metodi, strumenti, collaborazioni, esempi
Vito Pecoraro, L'erba del vicino non sempre è più verde. Riflessioni sul sistema scolastico francese
Maria Paola Iaquinta, Presentazione del contributo testuale dell’ispettore scolastico finlandese Esa Ukkola, Riflessioni sul sistema scolastico finlandese
Come detto in premessa, il Convegno di Palermo ha anche offerto un'occasione di riflessione sul nostro sistema educativo, messo a confronto con i sistemi francese e finlandese. Argomento di attualità di cui anche i media si occupano.
Pubblichiamo l'articolo di Maria Paola Iaquinta che in Convegno ha presentato il contributo testuale di un Ispettore scolastico finlandese, Esa Ukkola.
LA BUONA SCUOLA A CONFRONTO CON I SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI
Il quotidiano “La Repubblica” di oggi si è interessato di buona scuola. E lo ha fatto puntando i riflettori sul sistema scolastico finlandese. “Finlandia, nasce la scuola senza materie: la rivoluzione dei più bravi del mondo”, così si intitola l’articolo a firma di Giampaolo Cadalanu nella sezione Esteri.
LA BUONA SCUOLA A CONFRONTO CON I SISTEMI EDUCATIVI EUROPEI
Il quotidiano “La Repubblica” di oggi si è interessato di buona scuola. E lo ha fatto puntando i riflettori sul sistema scolastico finlandese. “Finlandia, nasce la scuola senza materie: la rivoluzione dei più bravi del mondo”, così si intitola l’articolo a firma di Giampaolo Cadalanu nella sezione Esteri.
Gli
studenti finlandesi sono da sempre ai primi posti nelle indagini internazionali
P.i.s.a (Programme for International Student Assessment), promosse dall'OCSE, l’organizzazione
che si occupa di valutare con periodicità triennale il livello di istruzione degli
adolescenti dei principali paesi industrializzati. Non soddisfatta degli ottimi risultati raggiunti, la
Finlandia si appresta a migliorare ancora, abolendo lo studio delle materie ed
introducendo un metodo di insegnamento e apprendimento per competenze “basato
sui fenomeni” e cioè interdisciplinare, caratterizzato da compiti di realtà che
gli alunni debbono realizzare secondo un approccio collaborativo, il c.d. “cooperative learning”.
Non
si tratta di novità per gli addetti ai lavori: in Italia cultura e ricerca
pedagogica sono state sempre
all’avanguardia sul tema, ponendo cura ed attenzione alla
“personalizzazione” dei processi di apprendimento.
Ma
la Finlandia sembra oggi avere una marcia in più in tema di miglioramento sociale
e di attuazione dei diritti di
cittadinanza di bimbi e ragazzi.
Delle
competenze per il miglioramento nella scuola si è interessato anche il Convegno
organizzato dalla rete di scuole F.A.R.O., coordinata dal Dirigente tecnico
Sebastiano Pulvirenti, tenutosi il 30 maggio 2017 a Palermo presso la sede dell’Educandato “Maria
Adelaide”.
L’ampio
programma del Convegno, svoltosi in collaborazione con l’Indire, l’Istituto
nazionale che si occupa di innovazione educativa, è stato seguito da oltre centoquaranta partecipanti
provenienti da tutte le province della Sicilia ed ha spaziato tra varie tematiche, occupandosi sia di modelli
efficaci di organizzazione scolastica, sia di bilancio e rendicontazione sociale,
sia di didattica per competenze. Molti sono stati gli interessanti e articolati
contributi dei rappresentanti delle reti italiane che si occupano di miglioramento
scolastico, F.A.R.O., SIRQ, Au.mi.re, AICQ, Li.sa.ca., da poco riunitesi in un
accordo di programma denominato “La Rete delle Reti”.
Nella
grande varietà di tematiche affrontate, si è trovato pure il tempo per approfondire un po’ più nel
dettaglio il “fenomeno Finlandia”, grazie al contributo testuale dell’ispettore
scolastico finlandese Esa Ukkola, presente in Italia nello scorso mese di marzo
al convegno internazionale promosso dall’associazione professionale Di.s.a.l.
“Riconciliare la scuola con la vita” (www.disal.it).
L’intervento “A new perspective: from
subjets to topics” di Ukkola è stato commentato al termine dei lavori svoltisi
a Palermo. E’ emerso con molta chiarezza quali siano i concetti chiave che oggi
sfidano la Finlandia verso un ulteriore miglioramento scolastico:
-
innanzitutto, sostenere, da parte di personale ispettivo
appositamente formato, i processi organizzativi
di miglioramento delle scuole, collaborando con i capi di istituto nel loro
lavoro durante il corso dell’intero anno scolastico (ogni ispettore segue in
Finlandia mediamente 20-25 scuole);
-
secondariamente, favorire il lavoro di gruppo
tra attori del processo educativo formando dei veri e propri team per l’attuazione
del miglioramento didattico ed educativo che tende a “destrutturare” la scuola
come luogo di rigide organizzazioni burocratiche lontane dalla realtà ;
-
ancora, dare spazio alla partecipazione nel
sistema formativo integrato delle famiglie degli alunni e delle reti locali di stakeholder,
per influenzare democraticamente le decisioni in tema di istruzione che vengono
prese ai livelli locale e nazionale;
-
da ultimo, comprendere che la sfida educativa è
orientata verso la condivisione nell’intero paese del significato e del valore
del lavoro svolto dai professionisti dell’educazione.
Le
idee chiave che guidano la trasformazione della scuola in Finlandia si muovono
secondo logiche di partnership tra i vari attori del processo educativo (l’autorità
nazionale e le comunità locali, il sindacato degli insegnanti, gli stakeholder,
le famiglie degli alunni, gli allievi, i partner sul territorio) e le caratteristiche
del sistema scolastico finlandese possono essere così riassunte:
-
considerare l’istruzione una priorità per il
paese e finanziarla adeguatamente;
-
organizzare le responsabilità in tema di
istruzione secondo i principi di autonomia e sussidiarietà, su due livelli, quello
nazionale e quello locale;
-
garantire l’istruzione obbligatoria, gratuita e
per tutti;
-
garantire rapporti di cooperazione e di fiducia
tra gli attori del sistema educativo;
-
attuare una rigorosa selezione e una formazione
iniziale e continua di docenti e presidi, che godono di una buona retribuzione
e di un forte apprezzamento sociale;
-
rifiutare la logica del teaching to test, operando soltanto a campione le rilevazioni
nazionali con test standardizzati e promuovendo il teaching for learning.
All’inizio
di questa breve riflessione che volge al termine, si è detto che l’Italia possiede
una grande ed illustre tradizione in tema di ricerca ed azione educativa. Ma
forse qualcosa in Italia oggi non funziona più. Il nostro modello di “buona scuola”, appena nato con la legge
107 del 2015, è fortemente in crisi. Le piazze vengono invase dai presidi delle
scuole che protestano e rivendicano dignità nel lavoro e più tempo per
occuparsi dei problemi educativi, oberati come sono dalle scartoffie
burocratiche che poco hanno a che fare con la natura della loro professione.
La
soluzione?
”La scuola è una comunità di vita” ci
suggerisce John Dewey, filosofo dell’educazione statunitense.
Nel
campo dell’istruzione occorre abbandonare da parte di tutti gli attori le
logiche dell’autoreferenzialità e
ritornare a confrontarsi con le buone pratiche che riconciliano la scuola con
la vita. E forse si può imparare davvero
tanto da un paese relativamente giovane dal punto di vista culturale come la
Finlandia, dove sta accadendo ciò che potremmo definire un piccolo “miracolo”: si
punta in alto, sul futuro dei ragazzi, preoccupandosi affinché per essi, indipendentemente
dall’etnia o dalla classe sociale di appartenenza, siano sempre aperte
le porte del sistema pubblico di istruzione orientato alla realizzazione della
persona nella società, e dunque al lavoro.
La
scuola in Finlandia rappresenta oggi un valore ed è un esempio anche per
l’Italia. Il cambiamento è possibile: “Finlandia:
nulla di straordinario. Un sistema scolastico normale” così intitolava il
suo articolo nel 2012 l’esperto di sistemi scolastici Norberto Bottani (http://www.oxydiane.net).
In
un paese “normale”, come anche l’Italia mira ad essere, la scuola dovrebbe
sempre poter rappresentare una risorsa: il luogo libero per eccellenza in cui,
senza troppe rigidità organizzative e burocratiche, i ragazzi affrontino la realtà, e, con l’aiuto di
adulti responsabili, provino a costruire il proprio modo originale di vedere le cose e di vivere nel
mondo, per il futuro buono del Paese.
Palermo,
30 maggio 2017
Maria Paola Iaquinta
Preside, coordinatrice
dell’Osservatorio per la prevenzione della dispersione scolastica a Catania